Quali sono le previsioni riguardanti la supply chain per il 2022? Non cambierà molto rispetto alla situazione del 2021. Proprio come l'anno scorso, gli spedizionieri, i vettori e i fornitori di servizi di logistica dovranno fare i conti con la carenza di manodopera, le interruzioni della supply chain, le strozzature nelle infrastrutture e la capacità limitata in tutte le modalità di trasporto.
I problemi per il trasporto marittimo continuano
Anche se le difficoltà negli ambiti citati in precedenza sisono leggermente attenuate, le aziende si troveranno ancora ad affrontare continui ostacoli che incideranno sui flussi della supply chain e sulla gestione dell'inventario. Consideriamo, ad esempio, il trasporto marittimo. Secondo i "Supply Chain Data Insights" di project44, l'anno scorso iritardi medi delle spedizioni dalla Cina verso i porti della costa occidental edegli Stati Uniti sono aumentati del 114% arrivando a 2,46 giorni, rispetto allo stesso periodo del 2020. " Inoltre, si è constatato che nel 2021 rispetto al 2020, è salito anche il ritardo medio delle spedizioni dalla Cina verso l'Europa, passando da un incremento del 172% fino a 65 giorni (peraggiornamenti sulle condizioni del mercato dei trasporti, consultare la pagina Supply Chain Insights: https://supplychaininsights.project44.com/#/overtheroad).
Considerata la congestione di container nei porti e la ridotta capacità delle spedizioni oceaniche, è improbabile che i tempi di transito per il trasporto marittimo globale tornino ai livelli pre-pandemici nel corso della prima metà del 2022.
Nessun miglioramento in vista per l'autotrasporto
Nemmeno la situazione della movimentazione merci su strada mostra grandi segnali di miglioramento poiché la domanda di servizi di autotrasporto supera la disponibilità di carico. L'anno scorso la tensione sul mercato spot per le spedizioni di carichi su camion si è fatta particolarmente sentire, con la conseguente impennata delle tariffe, e si prevede che le condizioni rimarranno invariate anche quest'anno.
La causa principale di questo problema è la mancanza di personale disposto a mettersi al volante di un autocarro per lavoro. L'American Trucking Associations calcola che gli Stati Uniti necessitino di altri 80.000 camionisti. Questa carenza non è destinata a risolversi, considerato che altri camionisti andranno in pensione e i vettori di questo settore fanno fatica areclutare nuovo personale.
La carenza di manodopera persiste
Questo non è l'unico settore dell'economia a dover affrontare la carenza di manodopera. La pandemia da COVID-19 ha causato la "Great Resignation", con numerosi lavoratori che decidono di andarein pensione anticipata e altri che si dimettono in massa. Gli ultimi dati del Bureau of Labor Statistics indicano che 4,5 milioni di lavoratori statunitensi hanno rassegnato volontariamente le dimissioni nel novembre del 2021.
Questa criticità incide sia sulla distribuzione che sulla filiera produttiva nella supply chain. Anche se la produzione e la gestione del magazzino possono compensare in una certa misura le esigenze in termini di personale con il ricorso a una maggiore automazione, per ora il settore dei trasporti rimane fortemente dipendente dagli operatori umani per il funzionamento delle attrezzature.
L'inflazione accresce la volatilità
Le supply chain globali si fondano sul presupposto di flussid'inventario regolari e stabili. Durante la pandemia da COVID-19 si sono verificati incrementi inattesi della domanda uniti a carenze di approvvigionamento, e per questo le aziende hanno avuto difficoltà di gestione delle scorte di magazzino. L'anno scorso le consegne imprevedibili e i lead time di rifornimento più lunghi del previsto hanno scatenato il caos nella gestione dell'inventario, determinando una scarsità di componenti e prodotti.
Anche se la domanda dovrebbe diventare un po' più prevedibile con la fine degli incentivi alla spesa da parte dei governi, l'inflazione è emersa come la nuova sfida nella gestione degli approvvigionamentie delle scorte. Per evitare di essere messe sotto pressione dall'aumento dei costi dei fornitori e delle spedizioni, molte aziende si concentreranno sulla rotazione delle scorte per conservare i margini di profitto. I blocchi della supply chain e la limitata capacità di trasporto complicheranno ulteriormentela gestione delle scorte in transito in un periodo inflazionistico.
Limitare questi problemi con la visibilità
Le aziende continuano a dover gestire i problemi della supply chain che hanno affrontato l'anno scorso e pertanto non possono permettersi di non agire o pagheranno le conseguenze di interruzioni.
La piattaforma di visibilità dei trasporti multimodale e in tempo reale di project44 fornisce alle aziende la visibilità delle spedizioni in transito fino al livello dell'ordine affinché possano individuare levariazioni dei lead time delle spedizioni e degli ordini che incidono sul riassortimento delle scorte e sulla disponibilità dei prodotti. Avvalendosi della visibilità in tempo reale, i responsabili della supply chain sono ingrado di adattare la distribuzione, l'approvvigionamento e la produzione per aggirare i problemi e gestire al meglio il magazzino soddisfacendo le richieste dei clienti.
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